venerdì 30 ottobre 2015

La via del cibo come prevenzione primaria

Lo stile di vita occidentale, caratterizzato da crescente sedentarietà e da una dieta ipercalorica sempre più ricca di alimenti industrialmente raffinati e di alimenti di origine animale, e povera di verdure, legumi e cereali integrali, contribuisce a gran parte delle patologie croniche che affliggono le popolazioni occidentali: le malattie cardiovascolari, il diabete, i tumori, le malattie degenerative degli occhi (cataratta, glaucoma, retinopatie), la steatosi e cirrosi epatica, le demenze senili, nonché una serie di condizioni di rischio quali l’obesità addominale, l’ipertensione, le dislipidemie, l’osteoporosi, la resistenza insulinica.

LA SOLUZIONE NON PUÒ CHE ESSERE LA PREVENZIONE PRIMARIA!

La prevalenza di queste patologie è in continuo aumento anche a causa dell’invecchiamento progressivo della popolazione, reso possibile dalla scomparsa della fame e delle malattie infettive come causa principale di morte e dai successi della medicina per tener in vita gli anziani affetti da malattie croniche. Ne consegue un quadro di crescente domanda di prestazioni sanitarie che, accoppiato alla crescente offerta di tecnologie diagnostiche e terapeutiche sempre più avanzate
e costose, prefigura un quadro di progressiva insostenibilità economica della sanità. Gli investimenti di prevenzione delle malattie croniche attualmente sono pressoché esclusivamente per interventi medicalizzanti, gli unici redditizi: farmaci (anti-ipertensivi, ipocolesterolemizzanti, ipoglicemizzanti, anticoagulanti, antidepressivi, integratori minerali e vitaminici di dimostrata inutilità o dubbia utilità, vaccini contro l’influenza, che ridurrebbero
gli accidenti cardiovascolari negli anziani cardiopatici, vaccini contro i virus cancerogeni) e tecnologie per la diagnosi precoce (strumenti radiologici e endoscopici sempre più avanzati, biomarcatori). Ci sono sempre più prove, al contrario, che la scelta di uno stile di vita più sano consentirebbe di prevenire molte più malattie di quanto non potrà fare la medicina tecnologica e di prevenire anche la medicalizzazione massiva delle persone anziane.

Il 14 Ottobre 2014 la Comunità Europea ha rilasciato il Codice Europeo Contro il Cancro (ECAC), redatto dall’Agenzia Internazionale Per la Ricerca sul Cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il codice contiene raccomandazioni per i cittadini europei per ridurre il rischio di ammalarsi di cancro. Sono raccomandazioni per i cittadini, ma nel documento che le annuncia viene sottolineato che le azioni individuali devono essere supportate da azioni e politiche governative.  La sezione del codice sul cibo e la nutrizione include i seguenti punti:
1. Impegnatevi a mantenere un peso corporeo sano.
2. Fate quotidianamente esercizio fisico. Limitate il tempo che trascorrete seduti.
3. Consumate abbondantemente cereali integrali, legumi, verdure e frutta.
4. Limitate i cibi ricchi di zucchero e grassi e Evitate le bevande zuccherate.
5. Limitate le carni rosse e Evitate le carni conservate.
6. Limitate i cibi ricchi di sale.
7. Se consumate bevande alcoliche, di qualunque tipo, limitatene la quantità. Per la prevenzione del cancro è meglio non bere alcol.
8. Allattate i figli.

RISPETTA LE RACCOMANDAZIONI!!

fonte: http://lagrandevia.it/la-via-del-cibo/  - Dott. Franco Berrino Istituto Tumori Milano

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